Le lampade di Mauro
Se vi capiterà di incrociarlo ad una fiera, lo riconoscerete subito: un banco pieno di luci e di colori, pezzi unici che mettono immediatamente in mostra manualità e inventiva. Come sempre, quando sono in odore di Creatività con la C maiuscola, mi incuriosisco, comincio a fare domande, voglio saperne di più. Così Mauro Calastrini, questo il nome di tale valente artigiano, mi ha raccontato la sua storia. Tutto è iniziato all’indomani del suo pensionamento. Dopo quarant’anni passati a fare l’idraulico, finalmente il meritato riposo, ma per Mauro, abituato a giornate piene che iniziavano presto e finivano tardi, il riposo ha portato con sé anche un senso di vuoto e un po’ di tristezza.
Un giorno la figlia gli chiede di provare a farle una lampada da tavolo simile ad una vista in un negozio. “Una lampada?” Forse se in passato avesse fatto l’elettricista gli sarebbe parso più naturale, ma così di punto in bianco…
Mauro però è un tipo curioso, comincia a lambiccarsi il cervello, sente che, in qualche modo, deve provarci e, tenta oggi, tenta domani, ecco finalmente pronta la lampada desiderata!!
La soddisfazione di esserci riuscito è così grande che Mauro, sostenuto dai famigliari e dalla moglie in particolare, comincia a dedicarsi assiduamente a quello che, se all’inizio poteva sembrare un semplice passatempo, diventa poi una vera e propria passione.
Legno, tubi di rame, ferro, spago e cotone sono i suoi materiali (esclusa ovviamente la parte elettrica): giorno dopo giorno Mauro li lavora con sempre maggiore maestria, al punto che oggi, guardando i suoi manufatti, si fatica a credere che questo non sia stato il mestiere di una vita intera.
Gli chiedo quanto tempo impiega a realizzare una lampada, mentre il mio sguardo è attratto da alcune bellissime piantane, per le quali sono stati utilizzati dei rami di ulivo.
“Beh, per quelle ci vogliono alcuni giorni: dipende se il ramo è verde o secco, i tempi di ripulitura nei due casi variano molto, sbucciare un ramo più vecchio è sicuramente più semplice e veloce. Poi in questo caso, c’è da fare la canaletta interna per realizzare la parte elettrica con tutti i crismi che ne garantiscano la piena sicurezza, e ancora la stuccatura che dovrà essere quanto più invisibile possibile, l’impregnante, e infine tutta la lavorazione dello spago o del cotone, che richiede un tiraggio costante per risultare perfetto”.
Mentre Mauro mi racconta, continuo ad osservare le lampade sul banco e appese al gazebo: ve ne sono di tutti i tipi, da tavolo, per il comodino, da appendere al soffitto, alle pareti… Le forme sono varie, ma le più ricorrenti ricordano quelle delle campanule appena sbocciate.
Gli chiedo da dove tragga spunto per le idee e lui di tutto punto: “A volte c’è una richiesta precisa di un cliente, a volte dei suggerimenti di mia moglie, una volta addirittura della mia nipotina, ma spesso parte tutto da qui”, e con l’indice si sfiora la testa “inizio a lavorare e vengono fuori così”.
Continuo a fargli domande, anche per sapere dove poter incrociare in futuro le sue “meraviglie”. Mauro partecipa a fiere in tutta la Toscana e anche fuori regione, ma non ha degli appuntamenti fissi, per questo mi consiglia di cercarlo su Facebook, https://www.facebook.com/lelampadedimauro anche per conoscere i suoi spostamenti.
Io comunque non perdo tempo e gli commissiono subito un’abat-jour per la stanza delle mie figlie: scelgo il colore, il materiale… dopo pochi giorni me la consegna esattamente come la volevo! Mentre lo saluto e lo ringrazio commento: “Quanta creatività e quanta PAZIENZA!”
Ma Mauro mi corregge “Non è pazienza, è PASSIONE”!