Manuel Bova – Al Mare Non Importa (2023)
“Il mare se ne frega.
Al mare non importa nulla di te.
Succede a chi è così grande.
Non ha tempo per curarsi delle cose insignificanti.
Come me.
Il mare se ne frega perché lui sa che ci sarà anche domani.
E’ un lusso che a te non è concesso.
Hai meno tempo del mare.
Per questo dovresti dar valore al tempo che ti rimane.
Perché non ne hai.
Finché non arriva il giorno in cui fai il punto e di momenti importanti te ne vengono in mente quattro o cinque.
Gli altri?
Gli altri se li è portati via il mare.”
Ci sono letture che rispettano le nostre aspettative, altre che le deludono… poi ci sono quelle che sorprendono.
Ecco se, in estrema sintesi, dovessi definire questo romanzo di Manuel Bova, direi proprio questo: Al Mare Non Importa è un libro che mi ha sorpreso.
La scrittura è essenziale, ma tutt’altro che banale, giocata su un incastro fra racconto in prima persona e dialogo; le pagine scorrono veloci una dopo l’altra grazie ad una narrazione leggera, ironica capace però, all’improvviso, di scendere in profondità e di emozionare.
Massimo, il protagonista, è un giovane uomo disilluso, apatico, rassegnato: gli studi non lo hanno portato lontano, ma il suo lavoro (riempire i distributori di merendine) alla fine gli va anche bene; nessun impulso, nessuna aspettativa.
Quasi quarantenne, legatissimo alla madre e alla famiglia, passa il suo tempo libero giocando alla playstation, andando a correre, senza porsi domande né cercare risposte… però la vita ti sorprende, a volte ti scuote e ti butta a terra, dove già pensavi di essere ma in realtà non eri ancora arrivato, e non concede più il “lusso” di rimanere fermi.
Intorno al protagonista, Bova dipinge una serie di figure secondarie, inizialmente quasi “bidimensionali” ma destinate ad acquistare via via uno spessore crescente, le cui vicende si intrecciano a quelle di Massimo, in una storia che riserva sorprese e colpi di scena fino all’ultima pagina.
Lo stile narrativo, l’ironia, il carattere tagliente di certe frasi, il peso emotivo di altre ci accompagnano pagina dopo pagina, rendendo questo romanzo d’esordio originale e brillante; un mix di leggerezza e commozione in grado di catturare trasversalmente giovani e meno giovani e se il buongiorno si vede dal mattino…