Il giro del mondo in 80 pezzi: Montreal, la “Città dai cento campanili” che ha dato i natali ad Oscar Peterson
Montreal, città che canta le lodi della diversità e dell’arte, una delle maggiori del Canada situata nella regione del Quebec, è un palcoscenico vivente, contraddistinta dal contesto multiculturale in cui si trova da sempre. Una città in cui ogni angolo racconta una storia diversa.
Il Mercato Jean-Talon, uno dei più grandi mercati all’aperto in Nord America, è un mosaico di sapori e culture, un riflesso della città stessa.
La Basilica di Notre-Dame, con la sua architettura gotica mozzafiato, è un luogo dove la storia incontra la spiritualità, che ha un ruolo molto rilevante in quella che è soprannominata la “città dai cento campanili”.
Ed è in questa città così pulsante di vita, con in suoi festival ed eventi culturali, che ha trovato i suoi natali Oscar Peterson, icona del jazz mondiale, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. Nato in una famiglia di immigrati caraibici nel povero quartiere di Little Burgundy, iniziò a suonare la tromba e il pianoforte alla tenera età di 5 anni.
Già professionista all’età di 14 anni, la sua tecnica superlativa gli procurò rapidamente una solida considerazione tra i musicisti dell’epoca come uno tra i pianisti più preparati e creativi.
Ben presto la sua abilità al piano divenne così straordinaria che Duke Ellington stesso lo definì “il Maharaja della tastiera”. Peterson ha collaborato con giganti del jazz come Ella Fitzgerald, Louis Armstrong, Count Basie, Dizzy Gillespie e molti altri, e la sua discografia conta oltre 200 registrazioni. Il suo album Canadiana Suite, pubblicato nel 1964, è un viaggio musicale attraverso il Canada, con brani come Place St. Henri che evocano le strade di Montreal dove il musicista è cresciuto.
L’influenza di Oscar Peterson va comunque ben oltre la musica; Peterson è stato infatti anche un attivo sostenitore dei diritti civili. Il suo brano Hymn to Freedom del 1963 è diventato un inno per la libertà e la giustizia sociale.
Ogni anno ad inizio estate Montreal celebra la sua eredità e quella lasciata da altri grandi del jazz, nel famoso Montreal International Jazz Festival; da parte nostra vogliamo ricordarne la grandezza attraverso l’ascolto della sua maestria in Ballad To The East, tratto dall’album Canadiana Suite.